BIORISTRUTTURAZIONE
- La bioristrutturazione

LA BIORISTRUTTURAZIONE
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Le Case farmaceutiche, dopo aver fornito alla Medicina Estetica sostanze per la biostimolazione cutanea e l’attenuazione superficiale di rughe e solchi (quali Acido jaluronico, Collagene, ecc.), hanno perfezionato e messo in commercio da pochi anni due particolari tipi di filler riassorbibili capaci di ristrutturare istologicamente in profondità i tessuti cutanei per un periodo di tempo molto prolungato (due anni e oltre): sono l’Acido polilattico (Sculptra®) ed il Fosfato tricalcico veicolato in Acido jaluronico (Atlean® ß TCP).

Il meccanismo di azione di queste due sostanze iniettabili è simile: innescare una blanda reazione infiammatoria da corpo estraneo per stimolare la produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti della cute.

L’Acido polilattico si riassorbe completamente nel giro di 18 - 24 mesi, mentre il Fosfato tricalcico impiega circa 12 mesi. La maggior permanenza del primo filler determina una risposta più duratura nel ringiovanimento della cute ma con caratteristiche infiammatorie di grado più elevato. Tale risposta inoltre comincia a dare risultati visibili solo dopo 2 - 3 mesi.

Il Fosfato tricalcico dà risultati meno duraturi nel tempo ma immediati perché legati all’Acido jaluronico, anche se per apprezzarne appieno l’efficacia clinica si devono attendere i mesi successivi.

Entrambi questi prodotti vengono impiegati per la correzione di rughe e di importanti deficit volumetrici del volto, iniettando più profondamente l’Acido polilattico, più in superficie il Fosfato tricalcico. Sono entrambi biocompatibili e totalmente riassorbibili.

La naturalezza della correzione ottenuta non solo sul singolo difetto cutaneo ma sull’intera zona trattata è tale che si può paragonare l’uso di queste sostanze ad un vero e proprio “lifting non chirurgico” di notevole efficacia.

La rigenerazione con fattori di crescita piastrinici è un altro innovativo metodo di bioristrutturazione cutanea completamente diverso a livello concettuale dai due precedenti filler.

Il gel piastrinico è un concentrato di piastrine ricavato da un prelievo di sangue eseguito sul paziente stesso.

Dalla loro attivazione vengono ricavati numerosi fattori di crescita con poteri rigenerativi (noti da tempo con i nomi di PDGF, TGF-B, IGF I/II, FGFB, EGF) capaci di stimolare la formazione di nuovo e giovane collagene e la produzione di nuova matrice extracellulare di sostegno contro il rilassamento cutaneo di viso, collo, décolleté e mani, per l’attenuazione delle rughe e per il rallentamento del processo di invecchiamento delle zone della pelle maggiormente foto esposte.

Nei nostri Studi è possibile provare l’efficacia di queste tecniche innovative di bioristrutturazione cutanea grazie a personale medico autorizzato all’uso di questi prodotti dopo il superamento di specifici corsi universitari abilitanti.