Sempre più
persone di ogni età e condizione sociale richiedono di sbiancare
i denti per migliorare l’estetica del sorriso, complice sicuramente
la spinta mediatica proveniente dal mondo della pubblicità, dello
spettacolo e della moda.
Per non generare aspettative irrealizzabili, va detto però che
il colore naturale dei denti, ereditato geneticamente e quindi “personale”,
non è mai bianco candido bensì tendente al giallo o al grigio
con diverse tonalità e sfumature, essendo la risultante di una
serie di fattori quali lo spessore, la struttura e il colore dei tessuti
duri del dente.
Nella vita dell’individuo altre cause possono sommarsi a queste,
influendo negativamente sull’aspetto finale del dente.
Possono essere intrinseche, quali: malattie genetiche (dentinogenesi e
amelogenesi imperfetta, displasia ectodermica, ecc.) o del sangue (ittero,
talassemia, anemia, porfiria, ecc.) che alterano la struttura e la colorazione
dello smalto, antibiotici (tetracicline) ed altri farmaci (ciclosporine)
o eccesso di Fluoro (fluorosi), assunti durante lo sviluppo del germe
dentario, traumi dentali che causano emorragie della polpa, cause iatrogene
(devitalizzazioni), oppure possono essere cause estrinseche, quali: assunzione
di cibi e bevande coloranti (caffè, the, vino rosso, Coca-cola,
sughi, verdure, liquirizia, marmellate, ecc.), collutori contenenti Clorexidina,
fumo di tabacco, placca batterica, usura dello smalto legata all’età,
a tecniche di spazzolamento errate, all’uso di dentifrici troppo
abrasivi.
Per ripristinare il colore naturale del dente esistono sul mercato prodotti
per uso domestico poco costosi e facilmente reperibili nei grandi magazzini
e nelle farmacie, quali strisce adesive, stick, pennelli, mascherine preformate
con e senza fonte di luce incorporata, ecc.
Tutti questi sistemi sono comunque poco efficaci perché per legge
non possono contenere che quantità minime e poco concentrate di
agenti sbiancanti per non provocare danni ai tessuti, mancando il controllo
dello Specialista.
Lo sbiancamento professionale risulta sicuramente più costoso,
ma è l’unico a garantire risultati soddisfacenti di lunga
durata e in breve tempo.
Si basa in primo luogo sull’uso di mezzi fisici che puliscono a
fondo la superficie del dente quali ultrasuoni, microabrasione con sprays
di bicarbonato o di glicina, lucidatura con paste specifiche e applicazione
di creme rimineralizzanti, desensibilizzanti e preventive di ultima generazione
e sull’uso di mezzi chimici, quali il Perossido di Idrogeno o di
Carbamide, che, penetrando in profondità nello smalto fino alla
dentina, eliminano per ossidazione tutte le sostanze coloranti infiltratesi
nel corso del tempo.
Questi gel possono essere applicati in studio ed attivati o meno con lampade
a luce fredda o da laser oppure forniti al paziente, assieme a mascherine
personalizzate, per l’applicazione domiciliare, di solito notturna.
Nel primo caso due o tre sedute sono sufficienti per ottenere il risultato
prefissato, nel secondo le applicazioni devono essere ripetute per almeno
una decina di giorni.
Per prevenire ipersensibilità dentale ed irritazione gengivale
è buona norma, al termine dello sbiancamento, applicare un gel
di fluoro.
Per evitare delusioni ed incomprensioni che possono dare origine a spiacevoli
contenziosi con il dentista, è bene precisare che qualunque metodo
di sbiancamento non porta mai a risultati definitivi, ma temporanei.
L’effetto sbiancante dura in media 1-2 anni, dipendendo molto dalle
abitudini del paziente stesso (tipo di alimentazione, fumo, igiene orale,
ecc.).
Specifici dentifrici sbiancanti, usati con criterio, possono prolungare
i risultati raggiunti, ma devono essere consigliati e prescritti dal dentista
per evitare possibili danni ai tessuti dentali e gengivali.
I nostri Studi dispongono di tutti questi metodi di sbiancamento, che
vengono messi a disposizione del pubblico solo dopo un’accurata
selezione clinica, comprendente l’analisi del biotipo tissutale,
tests salivari, sedute di igiene orale e profilassi, lezioni sulle tecniche
di spazzolamento e consigli per una corretta alimentazione, eseguite da
personale laureato e specializzato.
|