IGIENE ORALE E PREVENZIONE
- Igiene orale e prevenzione
- L'alitosi
- Malattia parodontale e gravidanza

IGIENE ORALE E PREVENZIONE
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L’igiene orale professionale, rappresentata dalla rimozione periodica della placca e del tartaro con ablatore, curettes, getti di polvere adeguatamente abrasiva e dalla successiva accurata lucidatura con apposite sostanze non è sufficiente se non viene preceduta e seguita da un’esauriente educazione sanitaria del paziente, che gli consenta di mettere in atto in modo consapevole ed efficace comportamenti alimentari, igienici e sanitari corretti.

Controlli periodici e terapie igieniche di mantenimento devono inoltre costituire per il medico ed il paziente il necessario completamento di ogni ciclo di cure odontoiatriche.

L’igiene orale è fondamentale non solo per mantenere in buona salute denti e gengive e per combattere l’alitosi, ma anche per prevenire malattie cariose e parodontali, nonché per prolungare nel tempo la durata dei manufatti protesici e delle stesse otturazioni.

Infatti il naturale e continuo depositarsi sulla superficie dei denti e delle gengive della cosiddetta placca, cioè di una pellicola di batteri che producono cataboliti responsabili del formarsi delle carie e dell’infiammazione dei tessuti parodontali, costituisce, se non rimossa quotidianamente dallo spazzolino, dal filo interdentale e dallo scovolino, una costante minaccia ai margini delle otturazioni e dei restauri protesici che possono infiltrarsi e, nel tempo, causarne il fallimento per la formazione di carie secondarie, recessioni gengivali e rammollimenti dei pilastri naturali sottostanti le corone.

Inoltre sono ormai ben documentati e studiati gli stretti rapporti tra malattia parodontale e malattie focali (endocarditi, meningiti, ascessi epatici, artriti, nefriti, uveiti, ecc.) e tra malattia parodontale e gravidanza (aborti, parti prematuri, neonati sotto peso, ecc.).

Nei nostri Studi viene perciò data particolare importanza alla prevenzione e al mantenimento dell’igiene orale dei pazienti nonché alla cura dell’alitosi da parte di personale medico qualificato e costantemente aggiornato.


L'ALITOSI
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Per alitosi si intende l’emissione di aria maleodorante con il respiro e la fonazione.

È una condizione molto frequente, dato che interessa circa il 50% della popolazione mondiale.

Nel 90% dei casi l’alito cattivo ha origine dal cavo orale ad opera di batteri anaerobi.

Questi vivono e si riproducono in gran quantità in ambienti in cui scarseggia od è del tutto assente l’Ossigeno; si nutrono dei residui di cibo che trovano sui denti e sulla lingua, delle sostanze proteiche contenute nella saliva e del sangue presente nella bocca in caso di gengiviti e parodontiti; li decompongono, rilasciando composti volatili solforati responsabili dell’alitosi.

Tra questi ricordiamo il Solfuro di Idrogeno, che ha odore di uova marce, il Metilmercaptano, che ricorda il cavolfiore in decomposizione, l’Acido isovalerico, simile all’odore dei piedi sudati ed i composti amminici dal suggestivo ed evocativo nome di Cadaverina e Putrescina.

Da quanto sopra esposto si evince che le cause più frequenti dell’alitosi sono una scarsa igiene orale, la presenza di cavità cariose e le tasche gengivali.

L’habitat preferito dai batteri è rappresentato dal solco gengivale e dal terzo posteriore della lingua, zone in cui le caratteristiche anatomiche e patologiche favoriscono il metabolismo e la riproduzione di questi microrganismi.

La quantità di saliva disponibile all’interno della bocca per la distribuzione di Ossigeno e per la detersione dei tessuti gioca un ruolo fondamentale: è noto, infatti, che anche gli individui sani possono soffrire temporaneamente di alitosi se la loro salivazione diminuisce, come accade durante il sonno, in caso di digiuno prolungato e quando si parla a lungo.

Nel restante 10% dei casi l’alito cattivo è riconducibile a malattie sistemiche, quali le affezioni del tratto gastro-intestinale, alcune malattie polmonari, disturbi metabolici, infezioni batteriche, xerostomia (bocca secca) dovuta a varie cause.

Per ovviare ai disagi fisici, psicologici ed emotivi che l’alitosi può provocare nella vita quotidiana, sono state messe a punto diverse strategie che non possono però prescindere da una approfondita e specifica visita odontoiatrica che conduca ad una diagnosi precisa, escludendo patologie sistemiche attraverso una scrupolosa anamnesi ed un esame obiettivo che evidenzi eventuali lesioni cariose, problemi gengivali, carenze di igiene orale o disordini alimentari.

Nei nostri Studi questa visita viene completata con esami ematochimici eseguiti direttamente alla poltrona da personale medico, tests salivari che consentono di analizzare la quantità, la qualità, l’acidità e il potere tampone della saliva prodotta, tests di placca che permettono di conoscerne le caratteristiche fisico-chimiche, consigli di educazione alimentare per indirizzare il paziente alla scelta dei cibi più adatti, mantenendo una sana e corretta dieta, lezioni personalizzate di educazione all’igiene orale, programmi di richiami e controlli periodici.

MALATTIA PARODONTALE E GRAVIDANZA
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La malattia parodontale o parodontite è una malattia infiammatoria dei tessuti che sostengono i denti provocata da batteri specifici, i quali, oltre a rilasciare prodotti tossici, inducono nell’ospite la produzione di mediatori chimici pro infiammatori, fattori di necrosi tumorale e la successiva attivazione degli osteoclasti, cioè delle cellule deputate al riassorbimento dell’osso.

Ciò ha come esito finale l’ulcerazione dell’epitelio del solco gengivale con possibile invasione tessutale e sistemica da parte dei batteri e dei loro prodotti e la progressiva perdita del sostegno osseo dei denti.

Studi recenti hanno messo in luce possibili correlazioni tra la salute parodontale e quella sistemica, esaminando l’influenza di malattie del parodonto su patologie quali: esiti avversi della gravidanza, rischi di parto pretermine per rottura prematura delle membrane, riduzione di crescita intrauterina e basso peso alla nascita.

Il riadattamento dell’organismo materno, al quale si assiste durante la gravidanza per effetto di modificazioni endocrine, ha certamente un’influenza sulla salute orale.

La gravidanza, infatti, nel 55% in media dei casi si associa a gengiviti più o meno gravi.

Da un lato le aumentate quantità di ormoni steroidei circolanti proprie del periodo gravidico hanno effetti negativi a livello del microcircolo gengivale, dall’altro non bisogna dimenticare lo stato di relativa depressione immunitaria che si verifica durante la gestazione.

E’ stato proposto che episodi transitori di batteriemia nei soggetti con infiammazione parodontale possano raggiungere per via ematica i fluidi amniotici, provocando l’aumento dei mediatori ed innescando prematuramente il meccanismo del parto.

Allo stato attuale non si è ancora giunti ad un parere unanime in merito a questa problematica e numerosi sono gli studi in corso.

La prevenzione acquisisce una rilevanza ancora maggiore soprattutto nei casi di gravidanza assistita o semplicemente in previsione di una gestazione.

In questi casi i nostri Studi si pongono come obiettivo fondamentale quello di rendere consapevoli le donne sulla necessità di non trascurare la propria salute orale durante la gravidanza mediante lezioni di educazione all’igiene orale svolte da personale laureato, visite di controllo personalizzate e programmate, sedute di igiene orale e trattamenti odontoiatrici non rinviabili effettuati con metodiche mini invasive.