La Kinesiologia
Applicata è la scienza che studia il linguaggio del corpo e quindi
i provvedimenti terapeutici per i vari problemi disfunzionali che possono
alterare il cosiddetto “triangolo della salute”, i cui lati
sono rappresentati dalla struttura, intesa come apparato muscolo-scheletrico
e tendineo, dalla psiche, cioè gli stati emotivi che possono manifestarsi
in particolari atteggiamenti corporei, e dalla biochimica, ovvero tutti
gli insiemi di reazioni enzimatiche che stanno alla base della vita delle
nostre cellule.
Noxae di diverso tipo (psichiche, biochimiche, strutturali, geopatiche,
costituzionali, cicatriziali, viscerali, ecc.) possono portare allo squilibrio
e quindi alla malattia il nostro corpo, se superano i confini della tolleranza
biologica.
Secondo la Kinesiologia Applicata, per poter dialogare con il corpo del
Paziente ci si serve di tests muscolari manuali che evidenziano un mutamento
nella forza quando si toccano le zone del corpo che non funzionano correttamente,
oppure quando si esplora la sfera psichica del Paziente o infine quando
si mette in contatto il corpo del Paziente con farmaci o alimenti per
lui nocivi.
Questa tecnica consente di distinguere patologie ascendenti (che, cioè,
partendo dai piedi possono coinvolgere l’apparato stomatognatico)
da quelle discendenti (che, al contrario, partendo da squilibri dei denti
o degli occhi possono interessare colonna vertebrale, bacino e arti inferiori),
oppure permette di calcolare la dimensione verticale corretta e di eliminare
precontatti nocivi nelle riabilitazioni protesiche o nei denti naturali,
senza ricorrere a tests strumentali, o infine di individuare elementi
dentali responsabili di patologie organiche (o viceversa), senza l’uso
di radiografie o esami ematochimici.
L’interazione tra i diversi distretti dell’organismo, che
ha come scopo ultimo l’equilibrio e quindi il benessere del corpo,
è l’oggetto di studio anche della Posturologia.
In particolare essa studia i recettori podalici, oculari, dentali, cutanei
per correggere eventuali squilibri presenti che, se superano le capacità
di compenso dell’organismo, sfociano inevitabilmente in sintomatologie
dolorose di distretti corporei anche lontani e solo apparentemente non
in relazione tra di loro o addirittura in vere e proprie fibromialgie.
Deglutizioni errate, microgalvanismi, cicatrici patologiche, blocchi articolari
sono solo alcuni altri esempi di possibili fonti di patologie posturali
quali scoliosi, lombosciatalgie, artrosi cervicale, ecc. che la Posturologia
consente di indagare e curare in modo non invasivo.
Nei nostri Studi si ricorre a queste metodiche diagnostiche in presenza
di quadri clinici dubbi o complessi, perché consentono di ottenere
informazioni mediche oggettive e, una volta decisa la terapia, di scegliere
tra tutti i presidi terapeutici possibili quelli più favorevoli
alla situazione patologica in esame.
Dopo il trattamento ci permettono infine di valutare se il fine terapeutico
è stato raggiunto e se si mantiene nel tempo. Il tutto in modo
non invasivo, indolore, economico, nel rispetto del concetto olistico
di benessere.
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