Cos'è?
La pedodonzia è una branca dell’odontoiatria
rivolta ai bambini, che tiene quindi conto delle loro particolarità
anatomiche , fisiologiche e psicologiche.
Compito specifico del pedodonzista è motivare i piccoli Pazienti
all’igiene dentale, insegnare loro le corrette tecniche di pulizia,
verificare che siano presenti i principali presidi di prevenzione (Fluoro
e sigillanti), prevenire e trattare malocclusioni, abitudini viziate e
traumi dentali.
I denti decidui, chiamati anche “denti da latte”, sono 20
e svolgono compiti importantissimi; pertanto devono essere mantenuti come
i denti definitivi (che sono invece 32, compresi i denti del giudizio).
Le loro funzioni principali sono di consentire una buona masticazione
e quindi una adatta alimentazione, permettere una corretta articolazione
dei suoni e della parola, guidare l’eruzione dei permanenti e la
crescita scheletrica cranio-facciale.
Rispetto ai permanenti, il loro smalto è molto più sottile
e delicato e pertanto necessita di maggior controllo, il che si traduce
innanzitutto in visite periodiche (di solito 2-3 volte l’anno) e
nell’insegnamento delle tecniche di igiene orale.
All’età di 6-7 anni, poi, il bambino inizia la permuta dentale:
a questo punto occorre intervenire con le sigillature e la Fluoro profilassi.
Cosa sono
le sigillature?
Le superfici masticatorie (“occlusali”)
di molari e premolari hanno profondi solchi al cui interno può
rimanere intrappolata la placca batterica. Queste aree sono perciò
fortemente esposte al rischio di carie, nonostante una corretta igiene
orale.
Se oltre a ciò consideriamo che i primi molari permanenti, chiamati
“denti dei sei anni”, fanno la loro comparsa ad un'età
in cui è massimo il consumo di zuccheri e spesso insufficienti
sono invece le manovre d'igiene orale, possiamo capire perché,
tra i denti permanenti, siano quelli che subiscono le più precoci
e gravi lesioni cariose.
Per prevenire questo problema si applica già da molto tempo una
strategia difensiva, consistente nel proteggere dalla carie i solchi dei
molari e dei premolari permanenti che stanno erompendo mediante una speciale
resina, che li rende inattaccabili dai germi cariogeni.
Questo metodo è chiamato “sigillatura dei solchi masticatori”.
Viene eseguita senza anestesia e senza l'uso del trapano.
I denti vengono dapprima puliti con uno spazzolino rotante ed una pasta
professionale monouso, successivamente viene rilasciato nei solchi un
materiale bianco che viene indurito con un’apposita lampada fotopolimerizzatrice.
L'effetto protettivo può durare anche qualche anno e l’applicazione
va ripetuta quando la resina si è consumata.
I denti protetti dalla sigillatura dei solchi hanno un’incidenza
della carie inferiore all’ 85% rispetto ai denti non trattati con
questo metodo semplice ed economico.
Cos'è
la fluoro profilassi?
La Fluoro profilassi consiste nella prevenzione
della carie dentaria attraverso l’utilizzo del Fluoro.
Lo smalto dentario, lo strato più esterno del dente, è formato
per il 96% da minerali e per il 4% da sostanze organiche ed acqua.
La parte minerale è rappresentata fondamentalmente da Idrossiapatite,
nella cui composizione entrano a far parte gli ioni Idrogeno.
Di norma, in una bocca sana, la dissoluzione dell’Idrossiapatite
(demineralizzazione) è in equilibrio con la sua formazione (rimineralizzazione).
Se invece la prima prevale sulla seconda a causa degli acidi prodotti
dalla placca batterica, nel dente si producono cavità e poi carie.
Il Fluoro previene questo fenomeno perché quando è assunto
nella fase di formazione della struttura minerale dello smalto, cioè
durante la gestazione e la prima infanzia, rimpiazza gli ioni Idrogeno
con ioni Fluoro, formando al posto dell’Idrossiapatite la Fluoroidrossiapatite,
che è più resistente all’attacco acido e demineralizzante
della placca batterica, mentre se è assunto in età adulta,
quando il dente è ormai formato, favorisce la rimineralizzazione
dello smalto già lesionato dagli acidi ed inibisce direttamente
il metabolismo dei batteri della placca.
Il Fluoro si può quindi assumere dalla gravidanza fino a 6 anni
e determina una riduzione dell’incidenza della carie dell’80%.
E’ disponibile sotto forma di compresse con dosaggi da 0,25 e da
1 milligrammo.
Durante la gravidanza e l’allattamento al seno, alla madre ne viene
somministrato 1 mg. al giorno, dallo svezzamento in poi il bambino dovrà
assumerne 0,05 mg. al giorno per ogni chilo di peso corporeo.
I migliori risultati si ottengono facendo sciogliere la pastiglia in bocca.
Prima di assumere il Fluoro in compresse, si dovrebbe controllarne la
quantità presente nell’acqua minerale che si beve, per evitarne
l’introduzione in eccesso (fluorosi). Esistono in commercio acque
molto ricche di Fluoro ed altre, invece, in cui tale minerale scarseggia
od è addirittura assente.
Applicato sui denti dopo che lo smalto si è formato, con l’uso
quotidiano di dentifrici fluorati, riduce l’incidenza della carie
del 24%.
Perché i dentifrici fluorati siano efficaci bisogna che il contatto
tra il dentifricio e il dente non sia troppo fuggevole e che il Fluoro
sia contenuto sotto forma di sale solubile (Fluoruro di Sodio o di Potassio)
ad alte concentrazioni.Nei nostri Studi la pedodonzia riveste un ruolo
di particolare importanza.
Instaurare tra bambino e dentista un rapporto costruttivo e non traumatico,
anche grazie ai presidi tecnici e farmacologici che l’industria
ha immesso recentemente sul mercato (anestesia senza ago, sedazione con
Protossido d’Azoto, interventi mini invasivi con ultrasuoni o laser
al posto del trapano, ecc.) consente non solo di prevenire possibili problemi
odontoiatrici nel futuro del piccolo Paziente, ma anche di far risparmiare
ai genitori tempo e denaro per le cure odontoiatriche dei figli.
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