La tossina
botulinica è usata dall’inizio degli anni ’80 per uso
neurologico ed oculistico, nel torcicollo spasmodico, nello strabismo
e nel blefarospasmo.
Dal 2007 ne è consentito l’uso anche in ambito estetico ed
in Italia può essere impiegata per il trattamento delle rughe glabellari
e dell’iperidrosi. Nelle restanti applicazioni viene fatta fuori
indicazione sotto la responsabilità del medico e del paziente che
dichiari di esserne a conoscenza.
La tossina botulinica è una proteina prodotta da uno specifico
batterio anaerobio chiamato Clostridium botulinum, scoperto nel 1895.
È un farmaco capace di interrompere temporaneamente la trasmissione
degli impulsi nervosi che determinano la contrazione della muscolatura:
sono sufficienti poche iniezioni nei muscoli interessati.
La tossina non agisce immediatamente, ma nell’arco dei 7 –
15 giorni seguenti.
Il blocco funzionale ha tuttavia durata limitata nel tempo grazie alla
formazione di nuove terminazioni neuronali che scavalcano l’effetto
del farmaco.
Questo processo impiega dai tre ai quattro mesi nei blocchi neuromuscolari
e quasi il doppio nei blocchi neuroghiandolari, dopodichè il trattamento
può essere ripetuto.
In Medicina estetica viene impiegata soprattutto nei muscoli mimici, responsabili
della formazione nel tempo delle rughe di espressione.
Contrariamente a quanto l’opinione pubblica ritiene, la tossina
botulinica è un farmaco molto sicuro, non essendo comparso in letteratura
alcun dato che testimoni un possibile effetto collaterale.
I problemi prodotti dalla tossina botulinica sono sempre legati ad una
scorretta somministrazione, per errati punti di inoculo, oppure per dosi
o diluizioni scorrette.
Questi fattori possono produrre ipotonie indesiderate in altri muscoli,
con conseguenze funzionalmente e/o esteticamente negative.
Esempi tipici sono la ptosi palpebrale, lo strabismo e le asimmetrie della
bocca.
Queste complicanze sono assai invalidanti per il paziente, ma sono comunque
del tutto temporanee e reversibili.
Non sono dovute ad effetti rari o imprevedibili del farmaco, ma ad un
errore tecnico dell’operatore o a diffusione anomala.
Nei nostri Studi la tossina botulinica, somministrata tradizionalmente
per via iniettiva o iperdiluita per via transdermica, consente di attenuare
tutte le rughe mimiche del volto e del collo, di eseguire il cosiddetto
“botox-lifting” ed è utile anche nel trattamento delle
ipertrofie muscolari (bruxismo), delle nevralgie post erpetiche e delle
cicatrici dolorose.
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